Castello di Conversano

Il Castello di Conversano sorge sul punto più alto della città, in una posizione in grado di dominare l'intero territorio circostante fino al mare, e delimita l'antico largo della Corte, un'ampia piazza dalla forma irregolare da sempre fulcro della vita cittadina. Del castello, che si presenta oggi come una cittadella in pietra costituita da edifici appartenenti a diverse epoche e gusti architettonici, si può apprezzare ora l'aspetto inespugnabile, ora la raffinatezza degli ambienti signorili più tardi. Esso è stato residenza dei conti di Conversano per quasi sette secoli, sin da epoca normanna. Tuttavia la sua storia è ben più antica: probabilmente già al tempo della guerra greco-gotica (VI secolo d.C.) sullo stesso luogo sorgeva un edificio di difesa che inglobava un tratto delle mura megalitiche dell'antica città di Norba. Di sicuro i primi feudatari normanni imposero nell'XI secolo la ricostruzione di un maniero sulle rovine del precedente. Del nucleo originario normanno si conserva oggi una torre a base quadrata, nota come Torre Maestra e un affresco posto sulla volta dell'ingresso originario, raffigurante i santi Cosma e Damiano. In seguito, importanti lavori di ampliamento furono realizzati, tra gli altri, dai conti Lussemburgo (XIV secolo) che promossero l'edificazione dell'alta torre cilindrica all'angolo nord, proprio dove il crinale dell'acropoli si faceva più ripido. Intorno al 1460, gli Acquaviva costruirono una torre a base dodecagonale, più tozza e con le mura a scarpata; al suo interno è presente una cisterna attorno alla quale gira un corridoio munito di caditoie, essenziali per la difesa della città. I secoli successivi videro l'ulteriore trasformazione dell'edificio, che a mano a mano perse i caratteri del maniero per configurarsi come elegante dimora signorile, adatta al prestigio dei potenti feudatari. L'ingresso attuale fu costruito nel 1710 per volere della contessa Dorotea Acquaviva. Da qui è possibile accedere ad un cortile interno che a sua volta garantisce l'accesso al porticato tardo-rinascimentale. Ulteriori interventi sul complesso edilizio si sono susseguiti sino alla fine dell'Ottocento. TORRE CILINDRICA: È l'unica Torre del Castello costruita, sebbene in dimensioni più imponenti, secondo la tipologia a pianta cilindrica delle altre più piccole torri addossate alle mura quattrocentesche di Conversano. La Torre fu aggiunta all'angolo settentrionale, forse sostituendo una più antica Torre quadrangolare, più arretrata, di cui si rilevano le tracce solo nella pianta del Castello. Essa è il frutto di un intervento di fortificazione fatto operare da Giulio Antonio Acquaviva. Lo stemma collocato in alto nella muratura, il quale unisce appunto i simboli della casa Acquaviva e degli Orsini, costituisce la "firma" dell'opera. La Torre, divisa all'interno in più livelli, costituiva un potente baluardo difensivo rispetto all'esterno e, in epoca successiva alla sua edificazione, il parapetto conclusivo sostenuto da mensole fu interrotto in più punti per fare posto all'inserimento dei cannoni. TORRE POLIGONALE: Anche questa Torre rappresenta un'aggiunta alle fabbriche più antiche del Castello, edificata quando le nuove tecniche ed i nuovi mezzi militari rendevano poco adeguate le antiche strutture. Da notare è innanzitutto la muratura inferiore inclinata (detta "a scarpa", oggi parzialmente interrata), adatta a respingere i colpi dell'artiglieria. Le strette feritoie visibili nei lati della torre permettevano l'inserimento delle bocche da fuoco, all'epoca contenute all'interno della Torre. Altri cannoni dovevano essere collocati sulla sua copertura, sporgendo dalle interruzioni del parapetto superiore. La presenza nella muratura di due stemmi a rilievo permette di attribuire l'edificazione al conte Andrea Matteo Acquaviva d'Aragona (1481-1511), figlio e successore di Giulio Antonio. POZZO: Nella prima stanza della Torre Maestra, la parte più antica del Castello, c'è un pozzo dove, secondo la leggenda, Giangirolamo II (il Guercio delle Puglie) gettava le donne che rifiutavano lo Ius Primae Noctis. PINACOTECA: Attualmente il castello è solo parzialmente acquisito al patrimonio comunale, mentre alcune ali sono tuttora proprietà private. Nell'area pubblica dell'edificio ha oggi sede la Pinacoteca civica che espone le grandi tele del ciclo della Gerusalemme Liberata, opera del pittore seicentesco Finoglio. (Fonte: Wikipedia)

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