Castello Marchione

Il Castello Marchione è un elegante casino di caccia, fatto costruire dagli Acquaviva d'Aragona in un bosco, oggi scomparso, a 6 km da Conversano, probabilmente attorno al 1730. L'edificio, alla cui realizzazione intervennero architetti di scuola vanvitelliana, è una costruzione a pianta quadrata, i cui quattro vertici sono caratterizzati da tozze torri circolari in pietra. Esso si sviluppa su tre piani: il piano terra, l'ammezzato e le quattro torri, e il piano superiore risalente al tardo Seicento; quest'ultimo, raggiungibile mediante un'imponente scala esterna a doppia rampa, presenta in facciata un loggiato coperto. I soffitti, originariamente in legno e dipinti, furono sostituiti nel secolo XIX con volte in muratura, eccezion fatta per il salone centrale, sul cui soffitto ligneo (originale) è raffigurato lo stemma della casa Acquaviva d'Aragona. Nello stesso salone si osservano sulla parete sinistra due alberi genealogici dipinti su tela: il primo è della casa Acquaviva d'Aragona, il secondo della casa Enriquez; sulla parete opposta vi è un quadro ad olio raffigurante Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona, detto il Guercio delle Puglie. Trasformato in masseria a metà del XIX secolo, il castello di Marchione nel 1976 è stato riconosciuto come monumento nazionale.

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