Il Castello di Gradara. Un luogo magico tra le Marche e la Romagna

“…Amor, c’ha nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer si forte che, come vedi, ancor non m’abbandona…”
Sono questi i versi che ti riecheggiano nella mente visitando il Castello di Gradara, la fortezza teatro dell’amore tragico di cui Dante parlò nel V canto dell’Inferno, ma anche di numerosi eventi storici che hanno visto coinvolte le illustri famiglie, medioevali e rinascimentali, che lo hanno abitato.

 

Il Castello di Gradara

LA STORIA DELLA FORTEZZA

Il Castello di Gradara domina imponente la verdeggiante valle al confine tra le Marche e la Romagna. Il mastio fu edificato dai De Grifo nel XII secolo, anche se la scritta “Demetri” alla base del torrione fa supporre un’origine all’epoca romana.

Furono comunque i Malatesta a completare l’opera, costruendovi la fortezza, il ponte levatoio e la doppia cinta muraria con torri merlate. Il dominio malatestiano sulla fortezza terminò nel 1463, e ad esso seguirono gli Sforza, poi i Valentino, i Borgia, i Della Rovere e i Medici, fino all’ultimo restauro di Zanvettori nel 1920: visitando il sito si nota infatti come la fortezza sia stata plasmata dai vari signori che si sono succeduti.

Il Castello di Gradara. La camera di Francesca

UNA VISITA AL CASTELLO

Al Castello di Gradara potrai vistare ben 14 stanze, tra arredi dell’epoca e bellissime opere d’arte come la “Pala di santa Sofia” di Giovanni Santi e, alle spalle della “Cappella Gentilizia”, la “terra cotta invetriata” di Andrea Della Robbia.

Potrai ammirare il “Camerino di Lucrezia Borgia”, la “Sala del consiglio” e la “Sala della passione” splendidamente affrescate da Amico Aspertini, e gli affreschi con amorini festosi nella “Camera dei putti”, opera di Girolamo Marchesi. Ci sono poi il “Salone di Sigismondo e Isotta”, la “Camera del cardinale” e la “Sala del corpo di guardia”. Senza dimenticare la terribile “Sala delle torture” nel torrione che si affaccia sul Cortile d’Onore.

Ma la stanza che più ti emozionerà è la Camera di Francesca da Polenta, teatro della tragedia che la colpì assieme all’amato Paolo Malatesta, fratello di suo marito Giangiotto, che li scoprì presi dalla passione, uccidendoli con la sua spada.

La doppia cinta muraria, con la più esterna lunga 800 metri, è intervallata da torrette quadrate: qui si trovano i Camminamenti di Ronda, con merlature e feritoie che ti riporteranno ai tempi antichi quando le guardie vegliavano sulla sicurezza del castello.

Ai piedi della fortezza si trova il Museo Storico, che ci accoglie con le immagini di Paolo e Francesca. Espone inoltre oggetti e documenti che ripercorrono la storia del castello, tra cui costumi dell’epoca, armature, strumenti di tortura e orologi solari.

Il Castello di Gradara in notturna

EVENTI AL CASTELLO DI GRADARA

Il Castello di Gradara fa da splendida scenografia a numerose manifestazioni che si susseguono nel corso dell’anno. Il 22 e il 23 luglio si tiene l’Assedio al castello, una magnifica rievocazione storica con arcieri e cavalieri del terribile assedio del 1446 da parte degli Sforza e dei Montefeltro: ti ritroverai circondato da cantastorie, burattini, spettacolari mangiafuoco e dolci melodie medioevali.

Ad agosto il castello si ammanta di fantasia tra folletti, druidi e bardi nel The Magic Castle: tornerai bambino in serate dedicate alle favole e alla magia, sulle note di cornamuse scozzesi o magiche melodie celtiche.

A febbraio, in onore della festa degli innamorati, si svolge Gradara da amare, con itinerari che ti porteranno sulle orme di Paolo e Francesca, tra musiche, fuochi pirotecnici e romantiche passeggiate in carrozza.

Il Castello di Gradara - The Magic Castle

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